Come da oggetto, la mia domanda riguarda il funzionamento del motore twinport 16 valvole (io ho lo Z12XEP).
Come è noto dal libretto dell'auto, l'obiettivo di questa tecnologia (sviluppata dalla General Motors) è quello di ridurre i consumi e le emissioni, limitando l'erogazione di benzina ai bassi regimi. Questo fa sì che il rapporto aria-benzina sia sempre ottimizzato per una maggiore efficienza, riducendo quindi sia i fumi di scarico che i consumi.
Da quanto ho potuto capire orientandomi tra manuali, siti internet e forum italiani ed inglesi, l'apertura delle valvole normalmente a riposo si ha a partire dai 3.500 giri (secondo alcuni, persino dai 3750 giri), varrebbe a dire quando il moto del motore sarebbe in grado di bruciare con efficienza tutta la benzina aggiuntiva. Ho trovato due opinioni discordanti per quanto riguarda il funzionamento delle valvole: secondo alcuni (a cui mi associo), le valvole sempre attive sarebbero 8, con le altre 8 pronte ad attivarsi agli alti regimi; secondo altri, funzionerebbero di norma 12 valvole, con solo 4 destinate al riposo. La conclusione che posso trarre io, esperto "solo sulla carta", è che il motore avrebbe un comportamento molto più fiacco nelle partenze da fermo e in generale ai bassi regimi, se normalmente funzionasse con 12 valvole (ma, ripeto, potrei sbagliare).
Durante le mie indagini non sono tuttavia riuscito a capire se l'attivazione delle valvole accessorie sia controllata dalla centralina oppure sia dovuta ad un innesco meccanico condizionato a giri elevati dalle stesse dinamiche di aspirazione, e sarei grato se qualcuno potesse darmi una risposta in merito.
La domanda che mi pongo in seguito all'utilizzo su strada del motore 1.2 twinport della mia Opel Corsa C è infatti quale sia il vantaggio dell'attivazione a 3500 (o 3750) giri delle 8 valvole rimanenti. Nell'utilizzo cittadino raramente si è costretti a mantenere il motore oltre i 2500-3000 giri per periodi di tempo prolungati, cosicché farlo lavorare sempre (o a bassi regimi) con 16 valvole significherebbe guidare un'auto priva di ripresa, mentre superare i 3000 giri è la norma su una strada provinciale o una strada statale, ed a maggior ragione in autostrada. Naturalmente faccio riferimento al rapporto giri-velocità del mio motore, varrebbe a dire 80 Km/h - 2500 rpm, 90 Km/h - 3000 rpm.
Ho notato che su internet sono diversi a lamentare la pigrizia di questo motore, eppure io ho notato una prontezza non da poco per un motore 1.2 che, per quanto moderno, abbia comunque più di 10 anni ed oltre 130.000 Km sul groppone. Ciò che di negativo ho riscontrato io, invece, non sta nella spinta del motore, bensì nei consumi: in altre parole, se in città guido come mio nonno e se fuori città non supero i 90 Km/h, allora i consumi sono buoni; qualora io voglia guidare con un po' più di brio, anche solo per affaticare un po' di meno la trasmissione grazie a delle cambiate oltre i 2500 giri, ecco che allora l'auto inizia a consumare. Lo stesso accade nel caso io voglia superare i 90 all'ora: il motore risponde bene, ed anche in virtù della 5a marcia corta (altra croce e delizia di questa ed altre Opel), il motore raggiunge rapidamente i 110-120 Km/h, ma beve come un drago. Premetto che a 120 Km/h i 3750 giri non li supero, e la cosa mi porta a dedurre che il motore si comporti in tutto e per tutto come un 16 valvole solamente in autostrada, mentre mi chiedo se l'entrata in funzione a partire dai 3000-3200 giri (90-100 Km/h) non potrebbe portare ad un migliore comportamento in caso per esempio di sorpasso. Altrimenti, mi viene da pensare che il motore sia 16 valvole solo sulla carta, e in autostrada, a patto però di tenere a mente che ogni utilitaria (che non sia un diesel) è concepita solo per viaggiare solo occasionalmente in autostrada.
Non c'è un modo per forzare l'apertura delle valvole a regimi inferiori? E potrebbe davvero valerne la pena? (La mia è più che altro una curiosità, visto che nella manutenzione dell'auto le priorità al momento sono altre).
Un ringraziamento ed un saluto a chi vorrà rispondere