da MAC » 24/08/2012, 14:07
Metodo di misura ragionevolmente accurato-
In seguito ai miei precedenti posts e alla lettura di altri, mi sono accorto che la maniera in cui ho misurato i consumi può essere stata fraintesa. È necessario quindi un discorso specifico.
Il chilometraggio misurato secondo il contachilometri opportunamente azzerato è un dato che, credo siamo tutti d'accordo, esibisce un errore minimo e sul quale l'incertezza è trascurabile. La quantità critica quindi per quanto attiene all'accuratezza dei calcoli è il volume di carburante corrispondente al dato chilometraggio misurato dal contachilometri. Escludo a priori l'utilizzo del computer di bordo perchè afflitto da incertezze significative, come è stato spiegato in numerosi altre discussioni.
Il metodo più usato, quello di riempire il serbatoio, misurare i consumi e poi rifare il pieno è una delle approssimazioni utilizzate per la stima del volume di carburante. Questo tipo di approssimazione ha il difetto di basarsi su un riferimento piuttosto aleatorio. Ossia, quando possiamo affermare che il serbatoio è davvero pieno? Quando trabocca? Quanti di noi sono disposti a far traboccare del costoso diesel sporcando inoltre la carrozzria dell'amata Corsa? E poi come misurare la quantità di gasolio traboccata e sottrarla al volume stimato?
Personalmente mi baso su un riferimento che appare molto più oggettivo, ossia l'accensione della spia di riserva. Posto che il veicolo si trova in piano a velocità costante per cui senza la creazione di onde di superficie nel carburante all'interno del serbatoio, il riferimento volumetrico è in funzione esclusivamente (o quasi) dell'errore del sensore di livello. Non so quale sia tale errore ma possiamo ragionevolmente trascurarlo per i nostri scopi. Mi aspetterei un errore volumetrico di un decimo di litro massimo, a fronte di un errore anche di mezzo litro o un litro (o forse maggiore) del metodo del 'pieno' generalmente utilizzato, con riferimento alla capienza massima del serbatoio.
In sintesi, si procede in questa maniera: appena la spia della riserva si accende, si provvede ad azzerare il contachilometri parziale e a fare rifornimento di un dato carburante. Si annota la quantità in litri. Il rifornimento può essere ripetuto a volontà, anzi più litri utilizziamo più la misura è rappresentativa di varie condizioni d'uso e climatiche. L'unica accortezza è quella di non fare accendere la spia della riserva prima del calcolo finale, e ovviamente di annotare accuratamente i litri immessi nel serbatoio ogni rifornimento.
Quando finalmente si riaccende la spia, annotiamo immediatamente la lettura del contachilometri e, se vogliamo ripetere l'esperimento, ci riforniamo dello stesso o di altro carburante. Il volume totale dei rifornimenti effettuati tra l'accensione iniziale e quella finale delal spia di riserva costituisce la nostra migliore stima volumetrica del carburante consumato. La lettura del contachilometri parziale è la misura di percorrenza.
Un inconveniente del metodo è che spesso non siamo in grado di aggiungere il carburante appena si accende la spia, se vogliamo ripetere la misura.
In tal caso, ci sono 2 possibilità:
1) se i km percorsi dopo l'accensione sono pochi, gli ignoriamo, azzeriamo di nuovo il contachilometri al momento del rifornimento e ripetiamo la procedura di cui sopra, contando in effetti un volume consumato effettivo pari al volume immesso- volume consumato dall'accensione della spia al rifornimento (incognita). Il valore in km/lt del consumo sarà un valore di lower bound, o estremo inferiore cautelativo, ossia un valore di percorrenza pessimistico e peggiorativo rispetto a quello reale. Per cui ci esprimeremo con la frase: "almeno X km/lt".
2) Procediamo come sopra, azzerando il contachilometri al momento del riferimento, annotando poi pazientemente tutti i litri immessi nel serbatoio e finalmente annotando il chilometraggio percorso quando la spia della riserva si riaccende. A questo punto, però, al volume di carburante immesso sottraiamo un delta-volume stimato tramite il consumo calcolato in un precedente esperimento (con lo stesso carburante ovviamente). Questa è un'ulteriore approssimazione che introduciamo ma possiamo sempre correggere il consumo determinato a priori in funzione del percorso di quegli ultimi kilometri dopo l'accensione delal riserva.
delta-litri=delta-km/consumo in km/lt (formuletta ricavata da: consumo totale in km/lt= percorrenza totale in km/lt totali del carburante immesso.
Non so se il metodo è sufficientemente chiaro e se ci sono critiche allo stesso, che ovviamente sono incoraggiate. Il metodo richiede di annotare tutto il carburante immesso in un block notes conservato nel veicolo.
Il vantaggio è, ripeto, quello della maggiore accuratezza e quello di non essere obbligati a fare il pieno, potendo procedere con più immissioni di carburante finchè decidiamo di terminare l'esperimento.
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MAC il 24/08/2012, 14:09, modificato 1 volta in totale.